"Da Colonia, la Deutschlandfunk trasmette 'La Germania vi parla'. Notizie, cronache, commenti, attualità."
Così è iniziato per decenni il programma in italiano che andava in onda ogni giorno alle 23 sulle onde medie. E spesso, siccome la Radio Vaticana (emittente di opposizione) occupava il canale immediatamente adiacente e con potenza di trasmissione superiore, si sentivano delle interferenze. Ma che importava? La Deutschlandfunk mi parlava di me, di casa mia. Perché l'imprinting non è acqua benedetta.
Durava mezz'ora, ma la sua scoperta, per me, fu un fulmine a ciel sereno, una folgorazione sulla via di Damasco.
Quella che io chiamavo allora "informazione libera" era in realtà pura propaganda. Ma ero troppo giovane (e stupido) per rendermene conto. Di là dal muro, l'Est spendeva migliaia di marchi comunisti per mandare in onda sei trasmissioni quotidiane in italiano da quarantacinque minuti ciascuna. Qualcuno doveva pur fargli da contraltare. Era la guerra fredda, né più né meno. Infatti, pochissimo tempo dopo la caduta del muro di Berlino e la conseguente ultima trasmissione di Radio Berlino Internazionale.