La poesia di Dante è principalmente, e si potrebbe dire quasi unicamente, la poesia della Commedia, perché nella Commedia egli giunse tutt'insieme alla piena originalità e all'eccellenza artistica.
Con l'enunciare questo giudizio non s'intende certamente togliere pregio alla Vita nuova, alle rime amorose e alle altre del Canzoniere, ma solamente dare opportuno risalto a quel che è indubitabile, e che un superstizioso e indifferente ammirare talora non lascia vedere: al fatto, cioè, che nei primi suoi lavori poetici, e negli altri che ne proseguono il genere, Dante si aggira tra motivi e sopra schemi comuni nella letteratura del tempo suo, e non li sovverte e cangia profondamente traendone cosa propria e nuova, ma li accarezza nei particolari e solo qua e là v'introduce qualche movimento suo proprio, qualche immagine diretta e fresca.