Pubblicata nel 1930, Il giunco è un'opera letteraria che trae spunto dalla vita dell'autrice e si distingue, anche dopo un secolo, per la sua capacità di smascherare le falsità e le tendenze conservatrici che opprimono le donne, relegandole a un ruolo marginale e impedendogli di esprimere la propria voce o di fare scelte autentiche.
Pia Rimini fu un'autrice triestina, assidua frequentatrice dei circoli letterari di Italo Svevo e Umberto Saba. Di origine ebraica, come molti pensatori del suo tempo, fu deportata ad Auschwitz nel 1944, luogo dal quale non fece ritorno: nonostante avesse ricevuto il battesimo i tedeschi la considerarono a tutti gli effetti ebrea e la sua scomparsa è avvolta in un velo di mistero.