Dalla penna del grande filosofo francese alcuni scritti finora - forse non a caso - inediti in Italia, sull'Unità d'Italia. Il provocatorio titolo del volume rispecchia il pensiero di Proudhon, sia nei due articoli in cui polemizza con Mazzini e Garibaldi, accusati di aver sacrificato i loro ideali e le loro lotte sull'altare dell'Unità, svendendosi a un re conservatore, sia nel più sistematico saggio breve in cui a partire dal processo di unificazione italiana riprende la sua concezione dello Stato, della democrazia e del federalismo. Leggere oggi la prosa chiara e moderna del Proudhon "italiano" ci offre un punto di vista differente e originale sulla nostra storia, solo in parte riconducibile alle correnti critiche nostrane (Gramsci, il meridionalismo).
E più di uno spunto di riflessione sui problemi atavici dell'Italia, e su termini come "federalismo", tornati in auge - abusati e a sproposito - nell'agone politico degli ultimi anni.
Il libro è corredato da introduzione e prefazione di due storici esperti in materia di Risorgimento.